Chirurgia Generale

Domande frequenti

Che cos’è l’epatocarcinoma?

L’epatocarcinoma è il più frequente tumore primitivo del fegato e il sesto per incidenza a livello globale, al punto da rappresentare la seconda causa di morte per neoplasia in tutto il mondo. L’epatocarcinoma è un tumore causato da uno sviluppo incontrollato delle cellule dei tessuti del fegato, spesso già affetto da cirrosi.

Si tratta di un tumore aggressivo, spesso silente nei primi stadi e dunque difficile da diagnosticare, e dalla prognosi sovente incerta.

Cos’è la steatosi epatica?

La steatosi epatica si caratterizza per un accumulo di grassi, in forma di trigliceridi, nelle cellule del fegato. Tra le cause della steatosi epatica ci sono il diabete, la sedentarietà e una dieta ipercalorica. Gli individui che, dunque, rischiano di sviluppare più facilmente questa patologia sono le persone in sovrappeso o con un indice di massa corporea superiore a 30 e coloro che conducono uno stile di vita particolarmente sedentario

Calcoli biliari: perché si formano?

Calcoli biliari, calcoli della cistifellea o calcoli della colecisti sono termini diversi per descrivere la formazione di cristalli di bile. La bile è un liquido prodotto dal fegato e immagazzinato nella colecisti, che è composto prevalentemente da acqua, grassi tra cui colesterolo, fosfolipidi, bilirubina e sali biliari. Grazie alla presenza di sali biliari, la bile immagazzinata nella colecisti (o cistifellea) si riversa nel duodeno e favorisce la digestione dei grassi introdotti con l’alimentazione.

Quando, per cause ancora non del tutto note, alcune delle sostanze che compongono la bile cristallizzano all’interno della colecisti si formano i calcoli biliari. In genere i calcoli sono costituiti da cristalli di colesterolo e di bilirubina e possono avere la dimensione che va da un granello di sabbia a una pallina da golf. Le persone con un rischio maggiore di sviluppare calcoli biliari sono più spesso di sesso femminile. Tuttavia, fattori quali la familiarità per i calcoli biliari, obesitàrapido dimagrimentodieta ricca di grassi e povera di fibre, gravidanzadiabete e alcuni farmaci (terapie estrogeniche, anticolesterolo) contribuiscono ad aumentare il rischio di sedimentazione e cristallizzazione della bile. 

Cos’è il colangiocarcinoma?

Il colangiocarcinoma è un tumore raro del fegato che colpisce ogni anno circa 5.500 persone in Italia. Il cancro emerge da una trasformazione maligna dei colangiociti, le cellule che rivestono le vie biliari.

Purtroppo la diagnosi della malattia avviene spesso in fase avanzata, perché questo tipo di tumore dà pochi segni della sua presenza. Anche per questo motivo il trattamento è difficile: al momento della diagnosi solo il 10-30% dei pazienti hanno un tumore operabile chirurgicamente.

Quali sono i sintomi della calcolosi della colecisti?

I sintomi più tipici sono rappresentati dalla colica biliare caratterizzata da dolore addominale, spesso localizzato in fianco destro e al di sopra dell’ombelico, insorgente dopo i pasti, a volte notturno, accompagnato da nausea e vomito. Altri sintomi sono dolori addominali di lieve entità e ricorrenti, digestione lunga e difficoltosa (dispepsia) soprattutto dopo pasti ricchi di grassi. 

Le possibili complicanze della presenza di calcoli biliari sono molteplici: infiammazione della colecisti (colecistite), dilatazione e ostruzione della colecisti (idrope), infezione della colecisti (empiema), migrazione di uno o più calcoli nei dotti biliari con possibile ostruzione al deflusso della bile e quindi comparsa di ittero (passaggio di bile nel sangue e conseguente colorazione giallastra della cute e delle mucose) e con possibile ostruzione al deflusso dei succhi pancreatici con conseguente pancreatite acuta (infiammazione del pancreas) che può in alcuni casi costituire un serio pericolo per la vita. Le coledocolitiasi, ovvero la presenza di calcoli nel coledoco, la via biliare principale, possono restare asintomatiche in quanto i calcoli possono passare spontaneamente nel duodeno oppure, più spesso, scatenare coliche biliari. Le complicazioni sono rappresentate dalla colangite, dall’ittero ostruttivo, dalla pancreatite (per ostruzione del dotto comune), dalla cirrosi biliare secondaria.